Pronto Doula: il contributo di Mondo-Doula durante la quarantena

di Marta Eutelia

Marzo 2020 – L’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del covid-19 ci mette tutti sull’attenti, la zona rossa si allarga a tutta Italia e l’impensabile diventa improvvisamente una triste realtà: inizia la quarantena.

In seguito allo smarrimento iniziale e a un diffuso senso di impotenza, emerge presto tra le doule di Mondo-Doula il desiderio di rimanere al fianco delle donne che si trovano a vivere l’attesa al parto, le scelte della gravidanza e i bisogni di madre in uno stato di isolamento difficile e facilmente sconfortante.

Mentre gli ospedali si trasformano in trincee e i protocolli dei centri nascita cambiano da un giorno con l’altro, alcuni gruppi regionali di Mondo-Doula presentano al Consiglio Direttivo dell’Associazione proposte atte a promuovere un sostegno telefonico gratuito nel rispetto del codice di condotta dell’Associazione e delle singole Soggettività.

Le proposte vengono convogliate sinergicamente sotto un unico nome, mosse dall’obiettivo comune di offrire ascolto e orientamento alle donne e alle famiglie che in questo momento così eccezionale sono attraversate da bisogni imprescindibili, fondamentali, vitali e naturali propri di chi mette al mondo… La vita non si ferma!

PRONTO DOULA viene attivato in nove regioni: Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia e Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Veneto, Trentino Alto Adige e Toscana, dove un centinaio di doule volontarie in tutto organizzano calendari di reperibilità che spesso occupano tutti i giorni della settimana, dal mattino alla sera. In seguito l’Osservatorio di Mondo-Doula distribuirà un questionario interno con la finalità di monitorare l’andamento dell’iniziativa e far emergere eventuali osservazioni.

Che tipo di sostegno può portare la doula alle vicissitudini della gravidanza e della maternità durante momenti di confinamento sociale e uno stato di emergenza sanitaria?

Per rispondere a questa e ad altre domande abbiamo chiesto alle colleghe di raccontare i bisogni espressi dalle donne che hanno telefonato. Emergono casi e situazioni varie, che passano da un livello prettamente emotivo ad uno maggiormente operativo nonché legato alla circostanza virus e isolamento.

Sul piano emotivo le doule rispondono al bisogno delle donne di essere ascoltate e di legittimarsi uno spazio tutto per sé dove esprimere il proprio sentire. Si osserva:

“il bisogno di lasciare andare la tensione accumulata”; “la necessità di ricentrarsi”; “di mettere in ordine i pensieri”; “essere accolta in un momento di grande fragilità”…

Questi ed altri casi rimandano a difficoltà generali tra cui il sentirsi all’altezza del ruolo di madre, i sensi di colpa, la necessità di conferme circa le proprie scelte personali e la gestione del tempo.

La tensione del momento amplifica il bisogno di orientamento e alle questioni più comuni si aggiungono una serie di domande e dubbi riguardanti le procedure di contrasto al virus, soprattutto in preparazione al parto, momento già di per sé largamente temuto.
Le donne che chiamano cercano informazioni riguardo ai corsi preparto e ai protocolli ospedalieri che definiscono i tempi e gli spazi del parto e del ricovero presso le singole strutture per poter scegliere dove partorire con quanta più consapevolezza possibile.

L’isolamento inoltre fa emergere ansie dovute al venir meno di servizi come il consultorio o della semplice possibilità di incontrarsi e confrontarsi con altre donne e famiglie. Sul piano pratico, dubbi riguardanti ad esempio l’allattamento o le paure legate al travaglio si intensificano, non trovando uno spazio di condivisione accessibile come prima… C’è chi desidera raccontare il proprio parto non rispettato e chi cerca un po’ di sollievo dalla solitudine della reclusione.

“Il piccolo Diego di 15 mesi, in piena emergenza, ha deciso di staccarsi di colpo dal seno. La mamma è andata totalmente in tilt.”

Alcune telefonate nascono anche dal bisogno di comprendere meglio il ruolo della doula e di come essa possa promuoverlo, almeno in parte, avvalendosi unicamente del telefono.

Quali sono gli strumenti di cui si avvalgono le doule per soddisfare i bisogni delle clienti al telefono?

Date le circostanze, si può comprendere come gli strumenti messi a disposizione dalle doule durante la quarantena siano di tipo prettamente comunicativo.

Nell’impossibilità di portare il proprio contributo fisico con la vicinanza, l’affiancamento e l’aiuto pratico, la doula che risponde a Pronto Doula sa di dover rinsaldare quelle competenze di tipo comunicativo che stanno alla base della formazione professionale di Mondo-Doula e che si radicano attorno all’importanza imprescindibile dell’ascolto attivo, un ascolto empatico e privo di giudizio.
E’ nella grande capacità di ascolto, di fatto, che la doula lavora col saper-essere oltre che con il saper-fare.

Ecco un elenco di momenti e strumenti riportati dalle doule in risposta ai bisogni comunicati per telefono:

  • Sostegno emotivo e contenimento
  • Rassicurazione
  • Incoraggiamento
  • Orientamento tra le informazioni
  • Accompagnamento nell’ascoltare se stesse
  • Coccole rievocando bei momenti
  • Semplici esercizi di respirazione e visualizzazione
  • Ascolto attivo, rispecchiamento, apertura e attenzione ai punti di vista
  • Conforto e accoglienza delle emozioni emerse
  • Pianto
  • Mettere ordine
  • Sviluppo di possibile strategie
  • Esercizio del piano A / piano B
  • Respirazione e contatto profondo
  • Valorizzazione di abilità e competenze
  • Passare contatti di professioniste dell’allattamento
  • Incoraggiamento
  • Proposta di piccolo rito per una perdita
  • Come scrivere una fiaba di addio
  • Riferimento culturale
  • Mettere luce sui bisogni
  • Portare dolcezza
  • Informare sugli attuali protocolli ospedalieri
  • Informare dei cerchio di mamme virtuali
  • Empowering

Le donne che hanno telefonato stavano attraversando diverse fasi della maternità, chi al primo trimestre della gravidanza (nel 13% dei casi) chi al secondo (18%) o al terzo trimestre (20%), prossima al parto (9%) o in puerperio (11%) ma anche oltre i primi quaranta giorni post partum (25%). Non sono mancati inoltre alcuni interventi riguardo il lutto perinatale e la ricerca di una gravidanza.

Tra le doule a disposizione, circa la metà ha ricevuto una o più telefonate nella maggior parte dei casi della durata non eccedente i 60 minuti. Il periodo di reperibilità è durato pressappoco tre mesi, da metà marzo fino a metà giugno, con leggere variabili da regione a regione.

Le regioni risultate più attive sono state il Piemonte (per telefonate ricevute) e il Veneto (per numero di doule coinvolte). Il telefono è stato il mezzo di comunicazione favorito, primo alla messaggistica istantanea e delle videochiamate, mentre per quanto riguarda la promozione Facebook e Instagram sono stati i canali più utilizzati.

In una seconda fase sono stati proposti dei momenti di incontro online di gruppo su piattaforme quali Zoom o le dirette di Instagram e Facebook, visti come sperimentazione alternativa agli incontri di gruppo veri e propri che le doule sono solite organizzare per favorire la condivisione tra donne.

Non c’è ambito professionale che in questo 2020 non abbia dovuto fare i conti con un vero e profondo cambiamento, oltretutto improvviso e urgente la cui fine non ci è data sapere.
La figura della doula non è esclusa da tutto questo rivolgimento sociale, altresì è chiamata proprio per sua natura a trovare soluzioni sempre nuove che le permettano di rimanere al fianco delle madri ancor più bisognose.

Se da un lato è vero che il punto forza del sostegno di una doula risiede nell’accompagnamento fisico in persona e nel suo operare anche presso il domicilio delle clienti, dall’altro essa è una professionista dell’ascolto empatico ed è in grado di facilitare determinate scelte anche nella distanza.

Le doule di Mondo-Doula si augurano che l’evolversi della situazione non conduca nuovamente a restrizioni così importanti come quelle vissute lo scorso marzo, ma se le circostanze lo dovessero richiedere saranno pronte a ripristinare questo tipo di sostegno per non lasciare da sole donne, famiglie e madri nelle loro vicissitudini, affinché quelli che comunemente vengono chiamati “lieti eventi” continuino ad avverarsi in tutta la loro bellezza, gioia e solennità.

La rete di Pronto Doula è stata predisposta e collaudata, in poco tempo potrà nuovamente essere attivata.